La notte in cui stava per scoppiare la terza guerra mondiale
Newsletter #2 - Anticipazioni e approfondimenti dal canale YouTube di Limes
Bentrovati a questa seconda newsletter del canale video di Limes! Siamo ancora in fase di sperimentazione ma sono in arrivo novità, restate in contatto…
Indice della newsletter #2
Anticipazioni
La settimana
Cosa è successo sul canale
La riflessione
Anticipazioni
Oggi sarà on line un Mappa Mundi con i due Mirko, un format ormai consolidato, per approfondire gli sviluppi militari della guerra in Ucraina. È stata una settimana importante, forse decisiva. In arrivo anche un approfondimento di Lucio Caracciolo e una diretta Limes Risponde sempre con il direttore. Grande ritorno della diretta in cui rispondiamo alle vostre domande. Troverete sul canale il post con l’annuncio e la possibilità di anticipare le vostre domande, che sarà possibile porre anche in diretta. Stiamo poi lavorando a una puntata con Lorenzo Trombetta sul Sinai e a un’altra sulla Turchia con Daniele Santoro.
La settimana
Il 15 novembre 2022 forse passerà alla storia come il giorno in cui poteva scoppiare la terza guerra mondiale. Un missile caduto in Polonia, territorio Nato, fa due vittime. Zelensky accusa subito la Russia, Varsavia mobilita le forze armate e il consiglio supremo di Difesa. Arriva però l’altolà della Nato e degli Stati Uniti d’America. L’escalation viene stoppata.
La premessa è il vertice del G20 a Bali in Indonesia, con il vertice Biden e Xi e lo show antirusso di Zelensky, un duro colpo con Mosca che reagisce con circa 100 missili lanciati contro le infrastrutture energetiche ucraine, per lasciare al buio e al freddo (sono in arrivo temperature sotto le zero in Ucraina) il paese.
Questi i temi da cui partiremo per il Mappa Mundi con Mirko&Mirko e gli interventi del direttore Lucio Caracciolo
Cosa è successo sul canale
La scorsa settimana è stata la settimana della IX edizione del Festival di Limes a Genova, a Palazzo Ducale, “Tutto un altro mondo”. Il canale ha seguito in diretta l’evento a partire dall’inaugurazione con la visita guidata alla mostra cartografica “Dis-equlibri” con le spiegazioni di Laura Canali e degli esperti di Limes. Quattro i video della diretta che trovate sul canale (uno per venerdì, uno per sabato, e due per la domenica). Stiamo anche caricando i video dei singoli eventi. Segnaliamo in particolare la registrazione “Limes incontra le scuole”, la bellissima discussione avvenuta venerdì mattina con 400 ragazzi delle scuole di Genova, evento che non era compreso nella diretta. Il caricamento è stato scaglionato per non abusare troppo della vostra pazienza. Ora lo sospendiamo per dare spazio alle trasmissioni, annunciate sopra, sull’attualità. Lo riprenderemo nei prossimi giorni.
Tutti i video del Festival li trovate e li troverete nella playlist dedicata
La riflessione
La IX edizione del Festival di Limes a Genova è quella che più è piaciuta al direttore Lucio Caracciolo. Siete d’accordo? Diteci la vostra nei commenti qui oppure nella storia che trovate sul profilo Instagram (anche nelle storie del festival in evidenza)
Io vi segnalo tre video in particolare. Il primo è l’incontro con le scuole
perché è un’ottima e chiara introduzione alla geopolitica per i meno esperti.
Il secondo è il dialogo tra George Friedman e Lucio Caracciolo
Friedman-Caracciolo: La tempesta americana e il mondo di domani
Innanzitutto per il linguaggio molto chiaro e apparentemente semplice (ma bisogna anche leggere tra le righe!) di Friedman, lontano anni luci dalle fumose e complicate analisi accademiche che si fanno in Italia ed Europa (a proposito come richiesto da diversi utenti, ho chiesto al service video di Genova la versione con l’audio originale in inglese di Friedman, per poterla caricare sul canale. Non so se ci riusciamo perché non era prevista per la diretta. Vi terrò aggiornati).
Vi segnalo poi la frase: "Non mi interessa quanti soldati americani sono stanziati in Italia, ma con quanti soldati italiani l'Italia può contribuire all’alleanza con gli Usa”. Spesso in Italia siamo abituati a pensare che in base all'alleanza con gli Stati Uniti e alla loro prevalenza nella Nato sia Washington a dover garantire la nostra sicurezza, in cambio della nostra appartenenza alla loro sfera di influenza. Insomma di poter tenere quell’atteggiamento passivo come nella Guerra Fredda, anzi con licenza di prendersi alcune libertà nella politica mediorientale e con l’Urss, a causa dell’importanza delle nostre basi Usa e Nato e della nostra collocazione geografica al confine tra i due blocchi. Niente di più sbagliato ora dopo il 1989/1991. Gli Stati Uniti voglio un’Italia protagonista nel Mediterraneo e non solo, ovviamente il più possibile allineata alle loro posizioni.
Il terzo video è il panel moderato da Federico Petroni, L'Europa dopo l'Europa. Come la guerra divide gli europei, con Łukasz Maślanka, Markus C. Kerber, Pierre Vimont.
Sono emerse in questa tavola rotonda le diversità di vedute tra Germania, Francia e Polonia, con una franchezza di linguaggio che è raro trovare sui media italiani (e non solo). Non perdetevi il video (e in particolare l’intervento del tedesco Kerber).
Un saluto e alla prossima newsletter
Alfonso Desiderio
P.S Siamo in fase di sperimentazione dateci i vostri suggerimenti nei commenti o sui social